martedì 18 maggio 2021

Alla Ricerca Della Magia - Una Storia Di Gardaland --- CAPITOLO 35: Ultimo incanto

CAPITOLO 35: Ultimo incanto

Aurora, liberata dall’incantesimo che la immobilizzava poté spiegare a Livio, Bambù e T-Gey: - Non c’è nessun Lord Siberius, era sin dall’inizio un travestimento di Zenda! E ora Morgana è dalla sua parte!
- Oh no, questa non ci voleva! – commentò Bambù – Se non collaborano tutti i portatori dei poteri dei Quattro Elementi Magici non riusciremo a sconfiggere Siber… volevo dire Zenda!

Intanto Prezzemolo aveva portato Aida sul fondale, poi pensò che se fosse riuscito a raggiungere Morgana e a sottrarle lo scettro avrebbe avuto un vantaggio. 

Non ebbe nemmeno il tempo di finire questo pensiero che si ritrovò teletrasportato proprio di fianco alla Strega del Fuoco.
Mentre lei continuava a bombardare Claudio di palle infuocate si vide comparire dal nulla il drago. Lei guardò lui. Lui guardò lei. Lui le disse: - Ehm… Ciao! – e poi cercò di prenderle 
lo Scettro.

Bambù vide la scena e commentò: - Prezzemolo vuole proprio morire! 
- Di nuovo, aggiungerei – fece T-Gey.
Aurora disse, piccata da quelle parole: - E allora cercate di impedirglielo!

Livio non rispose perché si era già lanciato verso Prezzemolo e Morgana che cercavano di strapparsi di mano lo Scettro. Accortasi di avere compagnia Morgana creò una bolla di fuoco che separasse lei e il drago dal resto. 
Claudio, che si era avvicinato, ed il tritone si impegnarono per demolire quella barriera, l’uno col suo martello, l’altro con il Tridente di Nettuno.
Morgana, spazientita e furiosa, cominciò a lanciare raggi inceneritori dagli occhi. A quel punto Prezzemolo decise di smaterializzarsi, ma con lui si teletrasportarono anche lo Scettro e la strega impazzita. 

Zenda si era ripresa e chiamò la sorella perché le desse lo Scettro. Morgana diede un forte calcio a Prezzemolo e raggiunse l’altra strega per consegnarle l’oggetto.
- Finalmente, Morgana! – disse Zenda – Stai facendo la cosa giusta!
- Lo so, sorella! – rispose l’altra porgendo lo Scettro.

Ma da lontano una voce attirò l’attenzione della giovane: - Morgana non farlo! Siamo noi i tuoi amici!
Era Bambù. T-Gey riprese: - Esatto, ricordi in Egitto? Pagui ti ha salvata mentre stavi per annegare e poi Bambù ti ha aiutata a rinvenire!
- Pagui… Papero… - mormorò Morgana ricordando.
Zenda la incalzò: - Non lasciarti impietosire da questi traditori che ti hanno obbligata a… 
- Non mi hanno obbligata… in effetti mi sono offerta io… e mi hanno salvata. Sono miei amici…
- Non sono tuoi amici, ti hanno nascosto la verità su di me!
- Già, ma… forse…
- Forse cosa? Ti hanno mentito!
- Non mi hanno mentito, solo non me lo hanno detto…
- Morgana, devi fare una scelta: con me o con loro! – questa volta il tono di Zenda era minaccioso.
La Strega del Fuoco volse lo sguardo verso i suoi amici: - Io… penso che… AH!

Morgana sentì una fitta al torace. Gli altri erano tutti sgomenti. Zenda aveva trafitto la sorella con il suo pugnale, sussurrandole: - Non me ne faccio molto di un’alleata insicura come te!
Poi con uno strattone le sottrasse lo scettro e con un calcio la buttò a terra. Poi sparì mentre tutti gli altri accorrevano a prestare soccorso a Morgana.
Zenda riapparì fluttuando in alto per godersi meglio lo spettacolo che lei stessa stava preparando mentalmente. Pronunciò: - Scettro, distr…

- Quanta fretta! – la interruppe una voce alla sua sinistra.
- Uh?

Prezzemolo le era apparso accanto e aveva impugnato anche lui lo scettro cercando di prenderlo.

- Stolto di un drago, ormai ho vinto! – diceva la strega tirando l’oggetto a sé.
- Non ancora!
- E invece credo proprio di sì! – Zenda fece comparire un fulmine che incenerisse Prezzemolo, ma il drago si teletrasportò lontano, mollando la presa.
- Mi hai mancato! – la sbeffeggiò il drago ricomparendo lontano da lei prima di sparire nuovamente.
- Maledetto! Non posso usare lo Scettro per distruggere te, ma posso distruggere i tuoi compagni!

Allora la strega rivolse lo scettro verso i suoi nemici, ma fu sorpresa nel vedere che i Portatori dei poteri dei Quattro Elementi Magici avevano formato un cerchio. 

Infatti, mentre Zenda e Prezzemolo lottavano e discutevano fra loro, Claudio aveva allestito una bolla libera dall’acqua all’interno della quale Aida aveva fatto comparire una benda con cui Bambù aveva medicato al meglio la ferita di Morgana, permettendole di riprendersi. Livio li aveva raggiunti subito.
Una volta pronti, T-Gey, Aurora e Bambù si erano allontanati dagli altri sbracciandosi a fare segnali confusi a Prezzemolo. Il drago per fortuna aveva intuito che fosse meglio allontanarsi da Zenda e quindi si era smaterializzato per poi ricomparire vicino agli amici non magici.

I quattro portatori ora si tenevano per mano e pronunciavano un incantesimo. Non lo avevano preparato, erano parole che, all’unisono, venivano prodotte dai loro cuori:

“O aria, o fuoco, o acqua, o terra,
dateci ascolto, poteri della Natura,
al male mettete fine,
rimuovete lo Scettro dei Cinque Elementi,
abbiate pietà di chi lo tiene,
ma non permettetegli più di far soffrire”

- NO! – gridò Zenda mentre lo Scettro si sbriciolava tra le sue mani.

Poi non ebbe tempo di pensare o dire altro perché una bolla di vento la avvolse. 

- Maledetti!

Si sentì molto stanca.

- Maledetti… voi… 

Una seconda bolla, stavolta d’acqua, si formò attorno a quella d’aria. 

La strega chiuse le palpebre, che sentiva pesantissime. 

Un guscio di fuoco apparve all’esterno della sfera d’acqua.

Zenda cadde in un sonno profondo e sereno. 

La prigione venne sigillata da un ultimo strato di rocce e poi sparì nel nulla.

Foto originale di Gardaland e Gardaland


I Portatori si accasciarono a terra, esausti.

T-Gey ruppe il silenzio: - Ma… Ma che è successo?
Bambù non aveva una risposta sicura: - Credo che abbiano fatto addormentare Zenda rinchiudendola in una prigione.
- E dove è finita Zenda con tutta la prigione?
- Ha davvero importanza? – commentò Prezzemolo.
Gli altri scoppiarono a ridere. Non era una battuta così buffa (anzi, non era nemmeno una vera battuta), ma erano felici come non lo erano stati da giorni. Era finita. Avevano vinto!

- Oh, guardate! – disse Aurora producendo scintille colorate dalle dita – Posso di nuovo fare magie!
- E io… - rispose Prezzemolo concentrandosi e diventando rosso come un peperone in faccia – non riesco più a teletrasportarmi… devono essere cessati tutti gli effetti dello Scettro.

Raggiunsero gli amici che avevano sconfitto Zenda per vedere se stavano bene. Li trovarono decisamente affaticati.

Comparve la Regina Giunone e chiese: - Livio dov’è? Abbiamo vinto?

Gli amici le sorrisero e le risposero affermativamente. La donna era sollevata, li invitò a ristorarsi a quello che rimaneva del suo castello, che era diventato un rifugio per i tanti atlantidei che non avevano più una casa.

Le truppe alleate di Zenda se la stavano dando a gambe. La regina decise di lasciarli scappare visto che i suoi soldati sarebbero stati più utili per aiutare a soccorrere gli abitanti di Atlantide.
 
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