CAPITOLO 8: Devo dirti una cosa
Era una bella giornata a Toy Town, la città dove abitava Prezzemolo, con un sole splendente ed una brezza piacevole.
Il drago pensò che fosse un'ottima occasione per dedicarsi alla cura del suo giardino e del suo orticello. Si armò quindi degli strumenti necessari ed uscì di casa allegro.
Mentre egli innaffiava i suoi fiori, Mously il pipistrello viola, suo vicino di casa, lo vide e pensò di fargli compagnia. Non certo per aiutarlo a lavorare, semplicemente allestì in fretta un’amaca e vi si sdraiò sopra con una bibita fresca, per guardare e giudicare scherzosamente l'operato del drago. Prezzemolo ci era abituato e sapeva che l'amico non si comportava così per cattiveria, ma era solo il suo modo di essere.
- Sai Prezzemolo, - fece il pipistrello - devo proprio dirti una cosa: quell'orto è così disordinato che a confronto una discarica è una disposizione di design ben ragionata. Mi ci perdo solo a guardarlo!
Il drago sorrideva continuando a lavorare lasciandosi scorrere addosso le critiche del vicino.
Mously chiese poi: - Ma Aurora dov'è? È un po' che non passa di qua o sbaglio?
- Aurora è partita per la Luna alcuni giorni fa. Una sua allieva è stata qui recentemente, una certa Aida. Poverina, l'ho trovata qua fuori svenuta e quando si è svegliata non ricordava nemmeno come si chiamasse. Per fortuna è una dei tre o quattro allievi di Aurora che conosco, altrimenti forse ci staremmo ancora scervellando a cercare di indovinare il suo nome.
Dal momento che anche lei è coinvolta in qualche modo in questa cosa ha deciso di raggiungere Aurora per farsi spiegare la situazione, che per ora non è molto chiara nemmeno a me. Non so più nulla. Spero che si facciano sentire presto perché un po' comincio a preoccuparmi.
- Di che ti preoccupi? Aurora non è più una maghella inesperta come dieci-quindici anni fa. Ricordi quanto era pasticciona?
Prezzemolo smise di rastrellare e, appoggiandosi al recinto del giardino viaggiò indietro coi ricordi: - Già! Che tempi strani! Eravamo proprio giovani ed avventurosi…
Sbottò l'altro: - Parla per te! Io più volte ho rischiato la pellaccia! Meglio stare a casa tranquilli che uscire a passare guai! E poi io sono ancora giovane!
Il drago sospirò e riprese a lavorare.
Mously notò che uno strano figuro incappucciato con un mantello nero coi bordi rossi si stava avvicinando al cancello d'ingresso per il giardino: - Abbiamo visite! E non sembra il postino…
L’estraneo chiamò: - Signor Prezzemolo?
Il drago aprì il cancello per sentire cosa volesse l'incappucciato.
Quello riprese: - Buongiorno, signore. Sono Claudio, un alunno della maestra Aurora. Per caso lei è in casa?
- Ciao, Claudio! Dammi pure del “tu". E, no, Aurora non c'è, ma forse posso aiutarti io.
Claudio indugiò un attimo, poi decise di togliersi il cappuccio: era un ragazzo sui vent'anni, con una barba scura e piuttosto corta. Un tipo come tanti, se non fosse che la sua faccia e tutta la sua pelle erano completamente verdi!
- Vede… vedi, Prezzemolo, ho fatto una pozione magica e… devo aver sbagliato qualcosa perché ora sono diventato tutto verde. Speravo che la maestra Aurora potesse aiutarmi…
Mously commentò ridendo: - Guarda, Prezzemolo! È verde come te, potrebbero prendervi per fratelli! – poi, curioso, chiese al maghetto: - Ma che razza di pozione stavi preparando per ridurti così?
Claudio si fece visibilmente imbarazzato: - Questo… preferirei non dirlo…
E Prezzemolo: - Beh se vuoi che provi ad aiutarti almeno a me lo devi dire…
Sempre più imbarazzato, il maghetto gli disse qualcosa all'orecchio. Il drago non poté trattenere un sorriso.
Mously era curioso e voleva sapere, ma Prezzemolo lo invitò a non insistere e a farsi gli affari suoi.
Mentre il drago pensava ad una possibile soluzione sentì suonare in casa il cercapersone. Corse dentro a rispondere.
Era Aida. Stava piangendo.
- Aida, calmati! Cosa c'è?
Quella rispose singhiozzando: - Prezzemolo… Devo dirti una cosa…
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Era una bella giornata a Toy Town, la città dove abitava Prezzemolo, con un sole splendente ed una brezza piacevole.
Il drago pensò che fosse un'ottima occasione per dedicarsi alla cura del suo giardino e del suo orticello. Si armò quindi degli strumenti necessari ed uscì di casa allegro.
Mentre egli innaffiava i suoi fiori, Mously il pipistrello viola, suo vicino di casa, lo vide e pensò di fargli compagnia. Non certo per aiutarlo a lavorare, semplicemente allestì in fretta un’amaca e vi si sdraiò sopra con una bibita fresca, per guardare e giudicare scherzosamente l'operato del drago. Prezzemolo ci era abituato e sapeva che l'amico non si comportava così per cattiveria, ma era solo il suo modo di essere.
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| Mously il pipistrello - da Gardalandtribe.com |
- Sai Prezzemolo, - fece il pipistrello - devo proprio dirti una cosa: quell'orto è così disordinato che a confronto una discarica è una disposizione di design ben ragionata. Mi ci perdo solo a guardarlo!
Il drago sorrideva continuando a lavorare lasciandosi scorrere addosso le critiche del vicino.
Mously chiese poi: - Ma Aurora dov'è? È un po' che non passa di qua o sbaglio?
- Aurora è partita per la Luna alcuni giorni fa. Una sua allieva è stata qui recentemente, una certa Aida. Poverina, l'ho trovata qua fuori svenuta e quando si è svegliata non ricordava nemmeno come si chiamasse. Per fortuna è una dei tre o quattro allievi di Aurora che conosco, altrimenti forse ci staremmo ancora scervellando a cercare di indovinare il suo nome.
Dal momento che anche lei è coinvolta in qualche modo in questa cosa ha deciso di raggiungere Aurora per farsi spiegare la situazione, che per ora non è molto chiara nemmeno a me. Non so più nulla. Spero che si facciano sentire presto perché un po' comincio a preoccuparmi.
- Di che ti preoccupi? Aurora non è più una maghella inesperta come dieci-quindici anni fa. Ricordi quanto era pasticciona?
Prezzemolo smise di rastrellare e, appoggiandosi al recinto del giardino viaggiò indietro coi ricordi: - Già! Che tempi strani! Eravamo proprio giovani ed avventurosi…
Sbottò l'altro: - Parla per te! Io più volte ho rischiato la pellaccia! Meglio stare a casa tranquilli che uscire a passare guai! E poi io sono ancora giovane!
Il drago sospirò e riprese a lavorare.
Mously notò che uno strano figuro incappucciato con un mantello nero coi bordi rossi si stava avvicinando al cancello d'ingresso per il giardino: - Abbiamo visite! E non sembra il postino…
L’estraneo chiamò: - Signor Prezzemolo?
Il drago aprì il cancello per sentire cosa volesse l'incappucciato.
Quello riprese: - Buongiorno, signore. Sono Claudio, un alunno della maestra Aurora. Per caso lei è in casa?
- Ciao, Claudio! Dammi pure del “tu". E, no, Aurora non c'è, ma forse posso aiutarti io.
Claudio indugiò un attimo, poi decise di togliersi il cappuccio: era un ragazzo sui vent'anni, con una barba scura e piuttosto corta. Un tipo come tanti, se non fosse che la sua faccia e tutta la sua pelle erano completamente verdi!
- Vede… vedi, Prezzemolo, ho fatto una pozione magica e… devo aver sbagliato qualcosa perché ora sono diventato tutto verde. Speravo che la maestra Aurora potesse aiutarmi…
Mously commentò ridendo: - Guarda, Prezzemolo! È verde come te, potrebbero prendervi per fratelli! – poi, curioso, chiese al maghetto: - Ma che razza di pozione stavi preparando per ridurti così?
Claudio si fece visibilmente imbarazzato: - Questo… preferirei non dirlo…
E Prezzemolo: - Beh se vuoi che provi ad aiutarti almeno a me lo devi dire…
Sempre più imbarazzato, il maghetto gli disse qualcosa all'orecchio. Il drago non poté trattenere un sorriso.
Mously era curioso e voleva sapere, ma Prezzemolo lo invitò a non insistere e a farsi gli affari suoi.
Mentre il drago pensava ad una possibile soluzione sentì suonare in casa il cercapersone. Corse dentro a rispondere.
Era Aida. Stava piangendo.
- Aida, calmati! Cosa c'è?
Quella rispose singhiozzando: - Prezzemolo… Devo dirti una cosa…
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