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CAPITOLO 25: Turbamenti
Era Morgana: - Di nuovo qui a rompere? L'ultima volta che siete stati qui un’armata di robot ha quasi distrutto la mia bellissima oasi. Ma almeno allora avevo i poteri per ricrearla, stavolta no.
- Morgana! – esclamò Aida sorridendo, poi spiegò a Bambù, T-Gey e Pagui: - Era lei la Strega di Fuoco.
T-Gey era colpito dalla bellezza di quella donna, le si avvicinò e fece per prendere la sua mano e baciarla in modo galante. Ma rimediò solo un ceffone, cui seguì un freddo ordine: - Tieni a posto le tue zampacce, felino.
Gli altri si presentarono titubanti. Morgana salì in groppa al suo scorpione gigante e disse loro di seguirla.
Li portò fino alla sua tenda e li fece entrare. Lei sarebbe rimasta fuori perché già immaginava un momento commovente e sdolcinato.
I cinque rimasero sbalorditi. Aurora era viva, anche se ancora debole.
Si salutarono e si abbracciarono tutti. Molti non avevano visto la principessa da anni.
Le raccontarono rapidamente che cosa era successo mentre era smaterializzata. La maga pianse quando le dissero che il suo amato era morto.
Morgana irruppe nella tenda: - Ma che state dicendo? Prezzemolo è morto?
Gli altri confermarono.
La strega uscì e per la rabbia cercò di incenerire una palma, fallendo dal momento che non aveva più poteri. Questo la fece infuriare ulteriormente. Prese un sasso e lo scaraventò con forza verso la stessa palma, mancandola. La sua ira a questo punto era diventata insostenibile.
Crollò in ginocchio. Cominciò a strappare nervosamente le foglie di un cespuglio lì vicino.
Le si avvicinò Claudio. Morgana si voltò a guardarlo con occhi feroci. Il maghetto le disse che forse lei sarebbe potuta essere di aiuto e le chiese di assistere alla spiegazione di Bambù.
La strega si ricompose e tornò alla tenda.
Bambù raccontò nuovamente la storia della Stella dei Desideri e dei Quattro Elementi Magici.
Morgana man mano che sentiva quelle parole si rabbuiava sempre di più. Alla fine chiese: - Quindi, orso, mi stai dicendo che dovrei tornare ad essere Strega di Fuoco?
- Non necessariamente tu, ma qualcuno dovrebbe diventarlo.
- Uffa! Non è giusto! Io non ero così, io non voglio essere così!
- Così come?
- Malvagia! – la strega cominciò a piangere.
Aurora le disse: - Morgana, non devi farlo se non vuoi. Posso diventare io Strega di Fuoco.
- No! Sei troppo debole. E hai degli amici a cui vuoi bene. Io almeno non ho nessuno da mettere in pericolo…
Prese la parola Pagui: - Forse degli amici potrebbero aiutarti a proteggerti dal diventare cabina…
- Cabina?
- Cattiva, scusami…
- Oh, al diavolo! Non dire stupidaggini! Non ho bisogno di nessuno che mi protegga.
Aurora confermò: - Penso che Pagui abbia ragione. Forse l'amicizia può aiutarti.
- E se non mi aiutasse?
- Almeno ci avresti provato…
Morgana si sedette. Ci pensò su. Rimase in silenzio per qualche momento, zittendo chi cercasse di parlare.
Alla fine annunciò con voce irritata, ma rassegnata: - Va bene, sarò la vostra Strega di Fuoco.
Gli altri erano felicissimi. Aida fece per abbracciarla, ma Morgana la fermò: - Se riprovi ad abbracciarmi ti spezzo le braccia.
…
L’indomani mattina tutti tranne Aurora e Claudio tornarono al Tempio di Abu Simbel.
Morgana li condusse davanti all'ingresso principale e pronunciò la formula magica che conosceva. Ma non avendo più i poteri il portale rimase chiuso.
Con una specie di sollievo commentò: - Bene. Niente magia, niente potere di Fuoco, niente Strega del Fuoco. Possiamo arrenderci e tornare…
Bambù propose: - Potremmo provare con la Globosfera…
- Come dici, orso?
- Giusto! – approvò Pagui – la Globosfera ha tutti quei tappetti che potremmo usare!
- Tappetti? Che stai dicendo? – chiese la strega irritata.
- Trucchetti, volevo dire “trucchetti“… - si corresse il gabbiano.
- “Congegni”, non “trucchetti" – precisò l'inventore – allora vado a prendere la Globosfera. Pagui, vieni con me!
- Io? Non credo sia il caso, verrà Aida.
La maghetta fu d'accordo e partì con Bambù.
…
Mentre raggiungevano la Globosfera, Aida fece una considerazione: - Pagui è da ieri che è un po' strano… è come se fosse preoccupato da qualcosa… anche quella tendenza a sbagliare le parole… eppure abbiamo passato pericoli ben peggiori…
- Da quello che dici sembra quasi che sia io a farlo preoccupare – scherzò Bambù.
- Beh, in effetti…
- Tu dici?
- Non so, magari sono tante cose insieme. Per quanto ne so potrebbe essere anche la maestra Aurora la causa del suo turbamento…
- Uhm… chissà, non può essere ancora per quella storia… - disse il panda fra sé e sé.
- Che storia? – Aida era curiosa.
- Niente di importante, un’incomprensione che abbiamo avuto anni fa… - ma non volle rivelare altro.
Arrivarono alla Globosfera. Salirono e decollarono.
In breve furono di nuovo al portale del Tempio. Bambù premette una combinazione di tasti e dalla navicella emersero prima due braccia meccaniche e poi un grosso martello. Le mani alla fine di tali braccia affermarono il martello ed iniziarono a picchiare forte contro l'ingresso, più e più volte.
Pian piano si formarono delle crepe nella pietra e finalmente, dopo diversi minuti, si aprì una breccia.
Lasciata la Globosfera Bambù e Aida si riunirono a Morgana e Pagui.
I quattro entrarono nel tempio e lo percorsero, passando tra le mummie (con ribrezzo di Bambù e T-Gey) fino al bivio che Aida ricordava, con due portali sui quali erano raffigurati dei geroglifici, uno con degli scarabei ed uno con dei cobra. Per trovare l'Occhio di Qadesh avevano scelto la strada degli scarabei, quindi questa volta avrebbero preso l'altra.
Morgana si mise in testa al gruppo: - State attenti! Sono passati alcuni anni da quando sono stata qui l'ultima volta, ma mi pare di ricordare che ci fossero delle trappole…
[Ludpat Mike]
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