martedì 17 marzo 2020

Alla Ricerca Della Magia - Una Storia Di Gardaland --- CAPITOLO 23: Ostacolo

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TERZA STAGIONE

CAPITOLO 23: Ostacolo

Morgana, tenendo in mano il cubo viola che aveva trovato, scandì le parole: - Principessa Aurora! 

E quello che sperava sarebbe accaduto accadde.

Davanti a lei si alzò una folata di vento a formare un piccolo vortice di polvere e foglie. La polvere nel vortice cominciò a compattarsi fino ad assumere le sembianze di una persona. Di una principessa maga coi capelli blu: Aurora. 

La maga era disorientata, confusa, spaventata. Era a terra e sembrava non avesse la forza per rialzarsi. Si guardava attorno smarrita. Quando i suoi occhi incrociarono quelli di Morgana chiese con un filo di voce: - Acqua…

La strega non se lo fece ripetere. Con uno spillo che normalmente utilizzava per tenere acconciati i capelli fece un buco in una pianta grassa che si trovava lì vicino. Ne sgorgò dell'acqua. Poi trascinò delicatamente Aurora vicino al getto. La maga bevve avidamente.

- Come ti senti? – chiese Morgana. 
- Io… non… non lo so… ero… e… e ora… 
- Va bene, cerca di calmarti e fai un respiro profondo – la strega era già stufa di quella situazione. 
- Dove… qui… - mormorò Aurora. 
- Sei nella mia oasi, siamo in Egitto.
- Egitto? Ma come…
- Penso che ti abbiano smaterializzata ed ora ti ho fatta ri-materializzare – rispose mostrando il cubo.
- Ero alla fonte… e poi Mekkano… e Aida… dov'è Aida? 
- Sono sicura che starà bene, ma adesso calmati e stai zitta se no mi esplode il cervello. 

Morgana fece avvicinare il suo scorpione gigante e adagiò la maga sul dorso dell'animale. 

- Solo una cosa… - disse Aurora 
- Mmm e va bene, ma che sia l'ultima. Dopo taci o ti smaterializzo di nuovo. 
- Tu… chi sei?



T-Gey fu il primo a svegliarsi. Lui ed i suoi amici avevano passato la notte nella Time Voyager 2007.

La tigre aveva sentito un rumore provenire da fuori. O forse gli era solo sembrato. 
E invece ne sentì subito un altro. E un altro. Era come se qualcuno stesse martellando. 

Diede un'occhiata fuori dal parabrezza e vide che c'erano alcune persone dall'aspetto poco raccomandabile che si stavano avvicinando alla nave.

Anche Claudio si svegliò e sentì nuovi rumori.

T-Gey lo guardò e disse: - Penso che ci sia qualcosa che non va… vieni con me.
Riluttante, il maghetto si alzò e lo seguì. 

I rumori venivano dal portellone d’entrata. Non servì avvicinarsi per vedere che oltre l'oblò c'erano circa venti uomini che cercavano di entrare di nascosto. 

Bastò uno sguardo tra Claudio e T-Gey per intendersi. Dovevano andare via.

Claudio prese posto ai comandi. Accese i motori e si preparò al decollo mentre T-Gey svegliava Aida e Pagui spiegando la situazione.

Stavano per decollare quando si sentì il rombo di un'esplosione e tutta la nave tremò più del dovuto.

- Parti! – gridò T-Gey.

Il maghetto riuscì a decollare, ma il volo era difficoltoso. Commentò: - Deve esserci un problema a uno dei motori di sinistra!
Infatti la nave pendeva di più verso sinistra.
Rispose Aida: - Claudio, cerca di andare avanti comunque. Qui nessuno di noi tre sa come riparare un motore e non sappiamo nemmeno come si guida questa nave. 

In quel momento un uomo sconosciuto balzò nell'abitacolo armato di una pistola e minacciò: - Fate atterrare questo affare o vi faccio esplodere il cervello!

Per fortuna Pagui fu pronto a dargli un pugno, disarmarlo e scaraventarlo fuori, facendolo cadere nel mare che stavano attraversando.

Quando la situazione si calmò T-Gey sbottò: - Accidenti! Chi diavolo erano quelli?
Claudio rispose: - Non ne ho idea, ma spero di non vederli mai più. 
Aida propose: - E se fossero scagnozzi di Lord Siberius? 
A cui T-Gey ribattè: - Ma adesso cosa vuole Siberius da noi? Ha lo Scettro, come potremmo ostacolarlo?
Pagui notò: - Beh almeno è una buona notizia: forse c'è un modo per…

Il suo commento venne interrotto da un rumore, la suoneria di un cercapersone. 

Seguendo quel suono Aida trovò il cercapersone di Prezzemolo e rispose alla chiamata.
- Pronto?
- Pronto? Chi è? Non è il numero di Prezzemolo? 
- No, il numero è giusto, ma… Prezzemolo non può rispondere…
- Posso richiamare più tardi?
- No… è… morto… - Aida scoppiò a piangere e passò il dispositivo a T-Gey. 

La tigre rispose: - Pronto? Chi parla?
L'interlocutore chiese: - Come "è morto”? È uno scherzo? Ma quando? Ma cosa…?
- Ma sei Bambù? 
- Eh? Sì, sono io, ma posso sapere cosa è successo? E con chi sto parlando? 

[Ludpat Mike] 

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