LA MALEDIZIONE DEL THUNDERBIRD / CURSE OF THUNDERBIRD
PARTE 1 – INTRODUZIONE, FILA DI ATTESA, PRESHOW
A volte è meglio
non sfidare le leggende.
TIPOLOGIA: Dark ride di tipo trackless, con un breve tratto all’esterno.
Il veicolo dell'attrazione |
VEICOLO: Un calesse, un carretto con 4
ruote dai raggi molto spessi (per nascondere il sistema che lo rende un Enhanced Moving Vehicle o EMV) e due
lanterne davanti, una per lato, a mo’ di fanali. Ogni calesse ospita 6 persone
(2 file da 3 posti). I veicoli sono EMV, cioè con la possibilità di inclinarsi
e ruotare su loro stessi.
PENSATA PER: Disneyland Paris. Si
inserisce nella storia di Frontierland.
Con alcuni accorgimenti potrebbe essere adattata anche ad altri parchi con
disponibilità di alti budget e con aree a tema western, come Portaventura.
INTRODUZIONE: LA STORIA DI THUNDER MESA
Per
capire la storia dell’attrazione bisogna introdurre la storia dell’area
tematica Frontierland. A Disneyland Paris questa è l’area a tema
western ed è ambientata in una città chiamata Thunder Mesa, che sorge attorno a un lago. Al centro del lago si
trova un’isola e su questa isola vi è la montagna di Big Thunder (Big Thunder Mountain, la Montagna del Grande Tuono).
Nelle profondità della montagna si trova un giacimento d’oro. Ma l’oro più in
profondità è maledetto dallo spirito del Thunderbird
(l’Uccello del Tuono), secondo i racconti della tribù nativa degli Scioscioni.
L’imprenditore
Henry Ravenswood aveva fatto fortuna con l’oro trovato nella montagna,
diventando l’uomo più ricco della città. Fece costruire una villa elegante su
una collina e vi si stabilì con la moglie Martha e la bella figlia Melanie.
Col
tempo l’oro più in superficie cominciò a scarseggiare. Henry Ravenswood ordinò
di scavare più in profondità, fino a raggiungere l’oro maledetto, ignorando gli
avvertimenti dei nativi. Era il 1860 quando questo avvenne.
La
maledizione del Thunderbird colpì Thunder Mesa. Un violento terremoto si
abbattè sulla città, facendone sprofondare gran parte in un canyon. Durante il
terremoto rimasero uccisi anche Henry e Martha Ravenswood, ma la figlia Melanie
sopravvisse.
Da
allora Thunder Mesa è una città
fantasma e maledetta.
La
villa dei Ravenswood divenne poi nota per la nomea di maniero fantasma (Phantom Manor), ma questa è un’altra
parte della storia. Magari se ne parlerà un’altra volta…
UNA NUOVA ATTRAZIONE PER FRONTIERLAND
Personalmente
non penso che si possa aggiungere un’attrazione importante a Frontierland senza
inserirla nella leggenda che permea tutta l’area.
Perciò
la storia dell’attrazione che propongo qui ha luogo nel 1859, un anno prima del
terremoto di Thunder Mesa, quando una
potente entità decide di dare un avvertimento a chi sta scavando nella montagna
di Big Thunder…
L’ESTERNO
Oltre
la stazione di Frontierland/Thunder Mesa
c’è un ufficio postale col rispettivo magazzino. Si trova oltre i binari del
treno, in una zona avvolta dalla nebbia (l’attrazione è ambientata nel passato
rispetto al resto dell’area e la nebbia dovrebbe suggerire questa discrepanza
temporale). Vicino all’edificio ci sono dei manifesti con annunci di persone
scomparse e un annuncio della chiromante Madame Leota che pubblicizza le sue
sedute spiritiche e le sue capacità di indovina.
Sull’insegna
“Post Office” di tanto in tanto compare
scritto, con un effetto di fibre ottiche, “Curse
of Thunderbird” (La Maledizione del
Thunderbird) [è un effetto simile a quello che si può trovare sull’insegna
della Twilight Zone Tower of Terror].
Si
possono vedere dei calessi che escono dal magazzino e fanno una curva,
traballando sul terreno accidentato, dandoci una piccola anticipazione
sull’attrazione.
L’ESPERIENZA
LA FILA D’ATTESA
1. 1. Entriamo nel magazzino. Qui si trovano moltissimi
pacchi impilati in ordine o accatastati in modo tutt’altro che ordinato. Alcuni
pacchi hanno un buco attraverso il quale si può vedere ciò che c’è all’interno.
Uno contiene una torta, un altro una medicina per il mal di stomaco con un
biglietto imbarazzante, un altro una palla di vetro che cambia colore, un
pupazzo che ricorda Topolino, una scritta che dice “non c’è niente da vedere qui”, dei topi, …
Sulle
pareti ci sono dei codici, dei timbri, delle ruote, delle tabelle coi turni
degli impiegati.
Ci
sono anche delle leve e delle funi "da non toccare", che se vengono
tirate fanno cadere dei pacchi.
2. 2. Arriviamo nell’ufficio postale. I calendari
appesi alle pareti ci informano che ci troviamo nel 1859. Sui lati ci sono
delle scrivanie con pile di documenti.
C’è
un quadro che rappresenta Henry Ravenswood e sotto di esso vi è la scritta “Mr Ravenswood ti vede quando non stai
lavorando”. Gli occhi del dipinto sono fatti in modo che sembrano seguirti
mentre ti sposti.
In
un angolo si trova un telegrafo e un foglio con appuntato il codice morse. Il
telegrafo riceve un messaggio in codice morse che tradotto dice “you shall not touch the gold of Big Thunder”
(non toccare l’oro del Big Thunder).
Dei
giornali appoggiati sulle scrivanie riferiscono "sparizioni di
operai" dell’impresa mineraria di Mr. Ravenswood.
IL PRESHOW
Entriamo
in un deposito su cui affacciano gli sportelli di alcuni uffici. Henry
Ravenswood in persona (un animatrone) si affaccia ad uno sportello e ci informa
su quale sarà il nostro compito: dovremo portare dell’oro da Thunder Mesa alla vicina città di Rainbow Ridge [che è il nome della città
rappresentata nella Frontierland di Disneyland Anaheim].
Prenderemo
un calesse perché non c’è ancora una ferrovia che porti alla città [in effetti
a Disneyland Anaheim non c’è una
stazione a Frontierland]. Non
dobbiamo spaventarci se il calesse si muoverà da solo, senza cavalli. È così
perché è stato incantato dalla potente maga Madame Leota.
Le
luci si affievoliscono per un attimo e si sente tuonare una voce che dice “non portate via l’oro di Big Thunder o ve ne
pentirete!”. Poi le luci tornano esattamente come prima.
L’imprenditore
scocciato dice di aver sentito un fastidioso ronzio e accusa i suoi dipendenti
di essere dei “burloni perdigiorno con un pessimo gusto per gli scherzi”. Chiede
se ci sono domande e poi se ne va di fretta senza lasciare davvero il tempo per
chiedere alcunché.
Subito
dopo sentiamo una discussione in un ufficio vicino (vediamo le ombre di due
dipendenti che parlano fra loro). Uno di loro ha sentito dire che l’oro della
montagna è maledetto, mentre l’altro pensa che siano solo favole inventate
dalla tribù nativa degli Scioscioni per spaventare i coloni.
Fatto
sta, commenta il primo, che molti minatori sono scomparsi nel nulla in
circostanze misteriose. Il secondo pensa che siano stati mangiati da un orso o
da un coyote. Capita ogni tanto.
Il
primo aggiunge che non si fida ad usare i calessi incantati dalla “strega”
assunta da Ravenswood. Dice che è una donna inquietante.
L’avventura prosegue nella seconda parte,
dove viene descritta la dark ride.
Nessun commento:
Posta un commento