venerdì 12 agosto 2022

LA MALEDIZIONE DEL THUNDERBIRD - LUDPAT IN AZIONE: EPISODIO 17B

 

LA MALEDIZIONE DEL THUNDERBIRD / CURSE OF THUNDERBIRD

PARTE 2 – DARK RIDE

[Questa è la seconda parte dell'articolo. Nella prima parte trovi la descrizione della fila d’attesa e del preshow]

A volte è meglio non sfidare le leggende.

LA STAZIONE D’IMBARCO

Arriviamo quindi in una stalla. C’è un altro po’ di fila da fare tra covoni di paglia, accumuli di legna e qualche pacco e qualche cassa di legno. Prendiamo posto su dei calessi semoventi, incantati.

 

IL PERCORSO

SCENA 1. Percorriamo una breve strada all'esterno, tra rocce, arbusti e piante grasse. Il calesse trema come se fosse su un terreno accidentato. Questa è la parte che si può vedere anche da fuori.

Ci sono due cartelli che indicano direzioni opposte. Uno indica la strada per Rainbow Ridge e per un’altra località chiamata Tumbleweed [la città della Frontierland di Magic Kingdom], l’altro dice “Scorciatoia per Rainbow Ridge”, in un carattere molto diverso da quello dell’altro cartello. Ma… è un’impressione o sul cartello della scorciatoia sembra apparire una scritta luminosa con scritto “ANDATE VIA”?

Decidiamo che sia effettivamente un’impressione e prendiamo la scorciatoia. Questa ci porta in una galleria scavata in una montagna.

 

S2. Entriamo nella galleria buia. L’unico rumore è quello delle ruote del nostro carretto. Compare della nebbia, illuminata dalle lanterne del nostro veicolo. La luce delle lanterne trema e poi si spegne.

Compare davanti a noi, come materializzandosi prima nella sua parte alta e poi nella parte bassa, un'enorme faccia di uccello (il Thunderbird) col becco spalancato che “ci mangia” in una nuvola di fumo.

Si fa tutto buio di nuovo.

 

La faccia enorme del Thunderbird

S3. Arriviamo in un canyon dalle pareti molto alte con una luce ultravioletta che illumina colori sgargianti e strani. Verdi, rosa, arcobaleno… Il cielo è nero, con poche stelle. Sulle pareti del canyon appaiono dei grandi graffiti luminosi “pulsanti” che rappresentano il Thunderbird.

Graffito del Thunderbird

Cominciamo a fare zig zag tra dei geyser che spruzzano vapore colorato e pericolosamente caldo, cercando di evitarlo.

In una grotta appare il Thunderbird (proiezione su nebbia) che ci dice che ora subiremo la sua ira.

Lo spirito sparisce evocando un vortice che ci inghiotte, facendoci entrare nella grotta.

 

S4. Sulle pareti della grotta ci sono, in forma di graffiti animati, diverse scene che mostrano l’arrivo dei coloni a cavallo, gli scavi sulla montagna del Big Thunder, la cacciata della tribù locale (gli Scioscioni) con l’incendio del loro villaggio.

L’incendio si propaga ed esce dal disegno diventando fuoco reale.

Sfuggiamo al fuoco passando sotto una cascatella (in realtà solo vapore).

 

S5. Siamo al buio. Il calesse si ferma. Vediamo davanti a noi (Video) degli occhietti che si accendono nell’oscurità e sentiamo degli animali ringhiare. Quando si illuminano le nostre lanterne vediamo che ci sono dei coyote viola, quindi fuggiamo, inseguiti dai coyote, inizialmente correndo all’indietro e poi ci giriamo all’avanti, ma c’è un orso grizzly imponente e verde (un animatrone) che ci sbarra la strada e ci minaccia allungando gli artigli verso di noi, quindi fuggiamo anche da questo.

 

S6. Seguiamo dei corridoi di rocce pericolanti, debolmente illuminati dalle nostre lanterne. Qualche grosso masso sta per caderci addosso e ci sfiora di poco.

 

S7. Sbuchiamo in una grande sala di specchi, disorientante. Gli specchi sono “incorniciati” da colonne di rocce che si allungano e si uniscono in alto, formando una sorta di “cono”. Le venature delle rocce pulsano di luci colorate e a volte si possono intravvedere scolpiti degli animali. Qui raggiungiamo o veniamo raggiunti da altri calessi. È un momento più tranquillo, è come se i calessi stessero danzando in tondo, come se pattinassero. Le ruote dei calessi girano in maniera insensata.

 

S8. Quasi senza accorgercene usciamo dalla sala disorientante e ci troviamo nel deserto. (Video) Qui ci sono quattro cactus di colori vari e molto brillanti. Blu, giallo, arancione, verde. Nel cielo dietro ad essi compare per un attimo, come se fosse nebbia, Thunderbird. I cactus si animano. I loro rami si allungano come dei tentacoli pieni di spine. Sviluppano un paio di gambe tozze e diventano enormi ed altissimi. Cominciano ad inseguirci, mentre noi fuggiamo all’indietro.

 

S9. Sempre all’indietro entriamo in un’altra grotta ed attraversiamo un tunnel con stalattiti e stalagmiti che sembrano a forma di animali (orsi, lupi, aquile, ecc).

All’improvviso il soffitto si apre e uno dei cactus giganti (il colore cambia ad ogni giro) infila nel buco che si è creato un suo tentacolo, tentando di raggiungerci. Il tentacolo si allunga, procede più rapidamente di noi e ci supera, sbarrandoci la strada. Ci voltiamo verso di esso e vediamo che si sta gonfiando grottescamente formando una “palla” ricoperta di spine. Le lanterne si spengono, sentiamo il tentacolo esplodere e avvertiamo le spine che ci sfiorano.

Il nostro calesse si allontana girando su sé stesso senza controllo.

 

S10. (Video) Il calesse si volta verso una parete di roccia. Su questa ci sono dei graffiti luminosi che rappresentano gli edifici della città di Thunder Mesa nei dettagli. Alle spalle di questi si intravvede la montagna di Big Thunder. La città viene colpita da un fulmine e collassa, crollando su sé stessa con un boato, mentre il Big Thunder rimane come prima.

Si sente un altro boato e crolla la parete di fronte a noi. Scopriamo così di essere in cima ad una altissima cascata verde fluorescente e cadiamo lungo essa.

Stiamo per sfracellarci, quando interviene il Thunderbird, che ci prende coi suoi artigli e ci porta in salvo. Ci porta in volo sul canyon dai colori vibranti, facendoci volare tra delle aquile anch’esse di colori sgargianti. Poi, a sorpresa, ci lascia cadere di nuovo nel vuoto.

Poco prima di raggiungere il suolo si forma un vortice che ci risucchia mentre continuiamo a cadere.

 

S11. Alla fine atterriamo in realtà dolcemente, al buio. Quando si riaccendono le lanterne capiamo di essere in una grotta. Si vede come scolpita nella roccia la testa del Thunderbird con le pupille degli occhi rosse lucenti che ci parla muovendosi. Ci ordina di smettere di scavare nella montagna di Big Thunder e di non portare l’oro lontano dalla montagna o questo determinerà una grave disgrazia su tutta Thunder Mesa.

 

S12. Poi si sente un tuono. La grotta viene investita da una luce intermittente. Quando la luce torna stabile lo spirito è sparito. Si apre un portale nella roccia. Lo oltrepassiamo e ci troviamo di nuovo nella stalla.

 

POSTSHOW

Scesi dal calesse seguiamo un corridoio con le pareti di legno.

Non li possiamo vedere, ma sentiamo un operaio raccontare a Henry Ravenswood un’esperienza simile a quella che abbiamo appena vissuto noi. Ma l’imprenditore non ha intenzione di ascoltare queste “fandonie raccontate da qualcuno a cui piace troppo il rum” e aggiunge che l’oro sta finendo e sarà necessario scavare più in profondità. Come sappiamo questo atteggiamento porterà un anno dopo alla rovina di Thunder Mesa e alla morte dello stesso Henry Ravenswood.

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