LA MALEDIZIONE DEL THUNDERBIRD / CURSE OF THUNDERBIRD
PARTE 2 – DARK RIDE
[Questa è la seconda parte dell'articolo. Nella prima parte trovi la descrizione della
fila d’attesa e del preshow]
A volte è meglio non sfidare le leggende.
LA STAZIONE D’IMBARCO
Arriviamo
quindi in una stalla. C’è un altro po’ di fila da fare tra covoni di
paglia, accumuli di legna e qualche pacco e qualche cassa di legno. Prendiamo
posto su dei calessi semoventi, incantati.
IL PERCORSO
SCENA 1. Percorriamo una breve strada
all'esterno, tra rocce, arbusti e piante grasse. Il calesse trema come se
fosse su un terreno accidentato. Questa è la parte che si può vedere anche da
fuori.
Ci
sono due cartelli che indicano direzioni opposte. Uno indica la strada per Rainbow Ridge e per un’altra località
chiamata Tumbleweed [la città della Frontierland di Magic Kingdom], l’altro dice “Scorciatoia
per Rainbow Ridge”, in un carattere molto diverso da quello dell’altro
cartello. Ma… è un’impressione o sul cartello della scorciatoia sembra apparire
una scritta luminosa con scritto “ANDATE
VIA”?
Decidiamo
che sia effettivamente un’impressione e prendiamo la scorciatoia. Questa ci
porta in una galleria scavata in una montagna.
S2. Entriamo nella galleria
buia. L’unico rumore è quello delle ruote del nostro carretto. Compare della
nebbia, illuminata dalle lanterne del nostro veicolo. La luce delle lanterne
trema e poi si spegne.
Compare
davanti a noi, come materializzandosi prima nella sua parte alta e poi nella parte
bassa, un'enorme faccia di uccello (il Thunderbird)
col becco spalancato che “ci mangia” in una nuvola di fumo.
Si
fa tutto buio di nuovo.
La faccia enorme del Thunderbird |
S3. Arriviamo in un canyon dalle
pareti molto alte con una luce ultravioletta che illumina colori sgargianti e
strani. Verdi, rosa, arcobaleno… Il cielo è nero, con poche stelle. Sulle
pareti del canyon appaiono dei grandi graffiti luminosi “pulsanti” che
rappresentano il Thunderbird.
Graffito del Thunderbird |
Cominciamo a fare zig zag tra dei geyser che spruzzano vapore colorato e pericolosamente caldo, cercando di evitarlo.
In
una grotta appare il Thunderbird (proiezione
su nebbia) che ci dice che ora subiremo la sua ira.
Lo
spirito sparisce evocando un vortice che ci inghiotte, facendoci entrare nella
grotta.
S4. Sulle pareti della grotta ci
sono, in forma di graffiti animati, diverse scene che mostrano l’arrivo dei
coloni a cavallo, gli scavi sulla montagna del Big Thunder, la cacciata della tribù locale (gli Scioscioni) con l’incendio
del loro villaggio.
L’incendio
si propaga ed esce dal disegno diventando fuoco reale.
Sfuggiamo
al fuoco passando sotto una cascatella (in realtà solo vapore).
S5. Siamo al buio. Il calesse si ferma.
Vediamo davanti a noi (Video) degli occhietti che si accendono nell’oscurità e
sentiamo degli animali ringhiare. Quando si illuminano le nostre lanterne
vediamo che ci sono dei coyote viola, quindi fuggiamo, inseguiti dai
coyote, inizialmente correndo all’indietro e poi ci giriamo all’avanti, ma c’è
un orso grizzly imponente e verde (un animatrone) che ci sbarra la
strada e ci minaccia allungando gli artigli verso di noi, quindi fuggiamo anche
da questo.
S6. Seguiamo dei corridoi di rocce
pericolanti, debolmente illuminati dalle nostre lanterne. Qualche grosso
masso sta per caderci addosso e ci sfiora di poco.
S7. Sbuchiamo in una grande sala di specchi,
disorientante. Gli specchi sono “incorniciati” da colonne di rocce che si
allungano e si uniscono in alto, formando una sorta di “cono”. Le venature
delle rocce pulsano di luci colorate e a volte si possono intravvedere scolpiti
degli animali. Qui raggiungiamo o veniamo raggiunti da altri calessi. È un
momento più tranquillo, è come se i calessi stessero danzando in tondo, come se
pattinassero. Le ruote dei calessi girano in maniera insensata.
S8. Quasi senza accorgercene usciamo
dalla sala disorientante e ci troviamo nel deserto. (Video) Qui ci sono quattro
cactus di colori vari e molto brillanti. Blu, giallo, arancione, verde.
Nel cielo dietro ad essi compare per un attimo, come se fosse nebbia, Thunderbird. I cactus si animano. I loro
rami si allungano come dei tentacoli pieni di spine. Sviluppano un paio di gambe
tozze e diventano enormi ed altissimi. Cominciano ad inseguirci, mentre noi
fuggiamo all’indietro.
S9. Sempre all’indietro entriamo in
un’altra grotta ed attraversiamo un tunnel con stalattiti e stalagmiti che
sembrano a forma di animali (orsi, lupi, aquile, ecc).
All’improvviso
il soffitto si apre e uno dei cactus giganti (il colore cambia ad ogni giro) infila
nel buco che si è creato un suo tentacolo, tentando di raggiungerci. Il
tentacolo si allunga, procede più rapidamente di noi e ci supera, sbarrandoci
la strada. Ci voltiamo verso di esso e vediamo che si sta gonfiando
grottescamente formando una “palla” ricoperta di spine. Le lanterne si
spengono, sentiamo il tentacolo esplodere e avvertiamo le spine che ci sfiorano.
Il
nostro calesse si allontana girando su sé stesso senza controllo.
S10. (Video) Il calesse si volta verso una
parete di roccia. Su questa ci sono dei graffiti luminosi che
rappresentano gli edifici della città di Thunder
Mesa nei dettagli. Alle spalle di questi si intravvede la montagna di Big Thunder. La città viene colpita da
un fulmine e collassa, crollando su sé stessa con un boato, mentre il Big Thunder rimane come prima.
Si
sente un altro boato e crolla la parete di fronte a noi. Scopriamo così di
essere in cima ad una altissima cascata verde fluorescente e cadiamo
lungo essa.
Stiamo
per sfracellarci, quando interviene il Thunderbird,
che ci prende coi suoi artigli e ci porta in salvo. Ci porta in volo sul canyon
dai colori vibranti, facendoci volare tra delle aquile anch’esse di colori
sgargianti. Poi, a sorpresa, ci lascia cadere di nuovo nel vuoto.
Poco
prima di raggiungere il suolo si forma un vortice che ci risucchia mentre
continuiamo a cadere.
S11. Alla fine atterriamo in realtà
dolcemente, al buio. Quando si riaccendono le lanterne capiamo di essere in una
grotta. Si vede come scolpita nella roccia la testa del Thunderbird con le pupille degli occhi
rosse lucenti che ci parla muovendosi. Ci ordina di smettere di scavare nella
montagna di Big Thunder e di non
portare l’oro lontano dalla montagna o questo determinerà una grave disgrazia su
tutta Thunder Mesa.
S12. Poi si sente un tuono. La grotta viene
investita da una luce intermittente. Quando la luce torna stabile lo spirito è
sparito. Si apre un portale nella roccia. Lo oltrepassiamo e ci troviamo
di nuovo nella stalla.
POSTSHOW
Scesi dal calesse seguiamo un corridoio con
le pareti di legno.
Non li possiamo vedere, ma sentiamo un
operaio raccontare a Henry Ravenswood un’esperienza simile a quella che abbiamo
appena vissuto noi. Ma l’imprenditore non ha intenzione di ascoltare queste
“fandonie raccontate da qualcuno a cui piace troppo il rum” e aggiunge che
l’oro sta finendo e sarà necessario scavare più in profondità. Come sappiamo
questo atteggiamento porterà un anno dopo alla rovina di Thunder Mesa e alla morte dello stesso Henry Ravenswood.
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