LA TORRE MALEDETTA
PARTE 2: L’ESPERIENZA
Qui trovate la prima parte introduttiva (non è essenziale per comprendere questa seconda parte, racconta la genesi dell'idea).
TIPOLOGIA: Torre di caduta in stile “Tower of Terror” dei parchi Disney.
PARCO: Questa versione è pensata in particolare per Gardaland, ma il tema si può adattare a diversi parchi.
L’ESTERNO E LA LOCATION
Di fronte ai Chioschi Ramses, in lontananza, si erge un edificio bianco e azzurro, con una torre alta circa 40 metri. Per arrivarci bisogna attraversare una foresta incolta. È chiaro che nessuno si occupa di quella zona e la natura la ha reclamata. Sembra quasi che venga appositamente evitata dalle persone…
Bozzetto per l'esterno de La Torre Maledetta |
(Nel bozzetto si vede un lato con crepe e spaccature, in realtà il lato rivolto verso i Chioschi Ramses dovrebbe essere intatto per mantenere l’armonia visiva dell’”oasi felice”)
Tuttavia c’è un sentiero poco curato che porta all’edificio. E se ci andassimo? Giusto per dare un’occhiata…
Edit ottobre 2022: stanno girando dei rumor riguardanti una novità futura nel/al posto del vecchio The Great (4D) Adventure, che cui si potrebbe accedere dalla vecchia uscita, ossia dalla zona del souk della Città Blu. E se la torre di questo edificio fosse ricavata riutilizzando parte del vecchio cinema? In questo caso si vedrebbe distintamente solo la torre, con il lato rivolto verso il souk ben conservato, mentre gli altri lati sarebbero pieni di crepe.
LA FILA DI ATTESA
La fila di attesa è in parte all’esterno, immersa nella boscaglia, e in parte all’interno della “parte bassa” dell’edificio.
Oltepassata una grande arcata (che sembra potrebbe aver ospitato un portone in passato) ci troviamo in un interno ispirato alla Grande Moschea (o Mezquita-Catedral) di Cordova, ma con colori sul bianco e azzurro. Tutto però è in rovina, con pareti crepate, colonne crollate e buchi nel soffitto. La luce è bassa e si sentono strani scricchiolii.
La Grande Moschea di Cordova, agosto 2018 |
IL PRE-SHOW
Oltrepassiamo una porta ed arriviamo in una stanza illuminata debolmente.
Vi è una grande pergamena non troppo rovinata, srotolata e appesa a una parete. Su di essa vi è un’incisione della moschea nel periodo del suo massimo splendore. Sembra quasi che sia luminosa, più del resto della stanza.
Sul lato opposto della stanza vi è una piccola balconata.
A terra vi è un tappeto rovinato con motivi geometrici azzurri e oro.
Quando un gruppetto di persone si è riunito nella stanza la porta si chiude e la debole luce lascia posto al buio. L’unica luce rimane quella che illumina la pergamena.
Il disegno si anima (un video) ed una voce incorporea ci racconta una storia…
“Molto tempo fa la Città Blu era un luogo pacifico e prospero, dove la guerra sembrava un’assurdità.
Ahimè la tragica assurdità venne nella forma di un esercito di sanguinari Cavalieri Templari. Essi volevano il Tesoro di Serse, di valore inestimabile, che era custodito in questa moschea.
Dopo aver distrutto il villaggio, mietendo vittime al loro passare, i Templari giunsero qui.
Il sacerdote Shahzamàn si oppose loro, ma fu inutile e venne sopraffatto dalle spade dei nemici.
Prima di perire, però, egli scagliò una maledizione sul tesoro: chiunque vi avesse posato sopra lo sguardo sarebbe stato condannato a una vita di angoscia, obbligato a vagare senza meta fra la terra… e il cielo”
(sulle parole “la terra… e il cielo” viene mostrata una figura umana stilizzata che si muove in verticale, prima verso l’alto e poi verso il basso, in modo contrario a quello che dice la voce)
Appena la voce smette di parlare la nostra attenzione viene diretta alla balconata. È comparso (in forma di video) un uomo con l’abbigliamento tipico di un esploratore. Ci dice di chiamarsi Dottor Schliemann [si pronuncia: Schlìmann]. Questi ci invita a non credere alle vecchie leggende e ci convince ad unirci a lui per trovare e spartirci il tesoro.
Ci suggerisce di usare il montacarichi del minareto per arrivarvi in cima. Il Tesoro di Serse dovrebbe essere proprio lì. Cosa stiamo aspettando?
LA SALA D’IMBARCO
Una seconda porta si apre. Davanti a noi ci sono delle poltroncine disposte a file. La luce è debole come nella stanza precedente
Un esploratore con abbigliamento simile a quello di Schliemann ci aiuta ad accomodarci, poi, quando tutti sono seduti, comincia a girare la manovella di un grosso ingranaggio per attivare la macchina.
L’ATTRAZIONE
Scena 1: Mentre l’esploratore gira la manovella, una porta scorrevole si chiude davanti a noi.
Ora è buio. Tuona una voce “Non avreste dovuto farlo”. È la stessa voce che raccontava la storia precedentemente, ma ora è più minacciosa.
Il montacarichi comincia a salire al buio accompagnato da un rumore di corde tirate ed il cigolio di ingranaggi non oliati da secoli.
S2: Arriviamo in alto e una porta davanti a noi si apre rivelandoci una grande stanza (un video).
C’è un tesoro immenso e luccicante. Oro, gemme, oggetti preziosi. Uno spettacolo per gli occhi.
Sulla parete più lontana da noi vi è un grosso specchio. Ai lati di esso vi sono due scudi blu ed ognuno ha due sciabole dorate incrociate dietro di esso.
Schliemann salta fuori dal montacarichi e impazzisce davanti al tesoro. Comincia a riempirsi le tasche di gemme e oro e si avvicina allo specchio. Quando tocca lo specchio una forza magica lo fa sparire. Ricompare poco dopo al di là dello specchio. È stato imprigionato. Batte i pugni sul vetro come per chiedere aiuto, ma non sentiamo la sua voce
Le luci si abbassano.
Tuona la voce di prima “Siete stati avvertiti! E ora siete maledetti…” mentre nello specchio compare anche un gruppo di Templari, anch’essi prigionieri. Schliemann ed i Templari vengono trascinati rapidamente verso il basso da una forza invisibile.
È tutto buio ora. Due delle sciabole sulla parete (una per lato dello specchio) brillano, si animano e cominciano a dirigersi verso di noi mentre la voce ripete “Condannati a vagare tra terra e cielo! Per sempre… Per sempre…”.
Quando le sciabole ci hanno quasi raggiunto, un’ascia oscillante (fisicamente presente, non un video) scende davanti a noi a pochissima distanza dalla fila più anteriore, spaventandoci (dal momento che eravamo distratti a guardare le spade). Subito dopo che l’ascia è calata su di noi il montacarichi cade – come se l’ascia avesse reciso le funi che lo tenevano in alto - mentre attorno è completamente buio.
S3: il montacarichi si ferma di nuovo. Davanti a noi si accendono delle luci e possiamo vedere che abbiamo davanti una parete con al centro un ampio vetro con una cornice della stessa forma dello specchio della stanza del tesoro. Con sgomento vediamo che al di là del vetro c’è la stanza del tesoro, solo al contrario rispetto a prima e vista da un’altra prospettiva.
Anche noi siamo rimasti intrappolati nella dimensione dello specchio!
Intanto la voce rimbomba ancora “Tra terra… e cielo…” e subito dopo quest’ultima parola il montacarichi viene sparato con grande velocità verso la sommità della torre.
S4: In cima alla torre vi è un’ampia apertura con delle colonne azzurre che ci permette di vedere quanto siamo in alto. Questo subito prima di cadere per l’intera altezza della torre.
S5: Il montacarichi torna in stazione mentre rimbomba un ultimo “Per sempre…”. Poi si riaprono le porte e l’esperienza finisce.
Sarà stato tutto vero? Saremo ancora vittime della maledizione?
Che ne pensate, Esploratori? È un’avventura che vorreste vivere?
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